Dieta Mediterranea
- Federica Bezzi
- 16 nov 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Era il 1975 quando due ricercatori americani Ancel e Margeret Keys pubblicarono il libro “How to Eat Well and Stay Well. The Mediterran Way”. Fu la prima volta che venne utilizzata l’espressione Dieta Mediterranea.
Arrivarono alla stesura del libro dopo diversi anni e diversi studi sull’epidemiologia delle malattie cardiovascolari, che li portarono a formulare l'ipotesi sull’influenza che ha l’alimentazione sulla salute.
Il modello della DM ha ormai superato tutte le prove della comunità scientifica e si è dimostrato capace di fornire il corredo di nutrienti necessario a prevenire le malattie croniche consentendo anche una maggiore longevità in qualsiasi popolazione studiata e soddisfacente sotto l’aspetto edonistico e sensoriale.
La DM ci permette e ci suggerisce di variare l’alimentazione ovvero di fare scelte che permettono di costruire un uno stile alimentare completo ed equilibrato, in grado di portare benefici psico-fisici in generale, diversificando i sapori, evitando la monotonia e al tempo stesso prevenendo squilibri nutrizionali.
Nel 2010 la DM è stata definita “Patrimonio Culturale Immateriale condiviso da tutti i Paesi del Mediterraneo che incorpora saperi, sapori, ricette, prodotti alimentari, coltivazioni e spazi sociali legati al territorio.”
L’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cronico- degenerative ed è tra i fattori comportamentali, uno dei più importanti in quanto influenza lo stato di salute in ogni fase della vita. LA DM è il modello alimentare vario, equilibrato e gradevole al palato che è divenuto in tutto il mondo sinonimo di un’alimentazione che fa parte di uno stile di vita sano, in grado di mantenere l’organismo in salute, proteggendolo da gran parte delle patologie tipiche del nostro tempo e garantendo una maggior aspettativa di vita senza rinunciare al gusto a tavola.
Il modello della DM esplica la sua azione protettiva e salutare anche attraverso l’uso variato di tutti gli alimenti: questo significa che a renderlo più idonei per l’essere umano è il contributo di alimenti. Il consumo preferenziale di prodotti vegetali: come frutta verdure, legumi cereali e frutta secca. Il moderato consumo di prodotti di origine animale e l’uso dell’olio extravergine di oliva come principale grasso per condire e cucinare, sono aspetti noti e caratteristici del modello alimentare mediterraneo.
Proprio in virtù di quanto appena detta la DM deve essere concepita come un modello che va oltre la somma degli alimenti e le percentuali di nutrienti. La DM riflette uno stile di vita improntato sulla frugalità alimentare con preponderanza di prodotti vegetali. Che però non si faccia mai mancare quelle quote di prodotti animali necessarie a coprire le inevitabili carenze di un modello complementare vegetale, ad un apporto energetico mai eccessivo rispetto al fabbisogno e su una maggiore attività fisica. Per le sue caratteristiche la DM è un modello di dieta sostenibile, anzi è uno dei modelli alimentari maggiormente sostenibili per l’ambiente e per la salute.
Gli effetti sulla salute della DM sono noti, mentre in ambito di sostenibilità caratteristiche come quelle ambientali e paesaggistiche e di tutela del territorio, ma anche gli aspetti socio-culturali, la convivialità, la cultura della tavola, le tradizioni, lo stile di vita rappresentano caratteristiche uniche di questo modello alimentare, che è molto più della somma degli alimenti consumati.
Il modello alimentare mediterraneo assicura la conservazione della cultura del cibo della biodiversità e della conoscenza degli alimenti locali.
La piramide alimentare è un’ottima rappresentazione grafica che ci permette di tenere a mente la frequenza dei consumi dei vari alimenti, sempre secondo il modello della Dieta Mediterranea.
Alla base della piramide troviamo delle indicazioni non solo alimentari ma relative ad un buono stile di vita, di cui abbiamo già commentato l’importanza durante il nostro incontro, quali:
- Bere due litri di acqua al giorno - Fare attività fisica - Dare importanza alla convivialità - Non dimenticare la stagionalità dei prodotti - Preferire prodotti locali
Alla base, quindi ai pasti principali, troviamo: Frutta e verdura circa 5 porzioni al giorno di cui 1-2 di frutta e 2/3 di verdura; Cereali: pane, pasta, riso, cuscus, orzo, farro e altri, preferibilmente integrali. Salendo, ma rimanendo ad un consumo giornaliero, troviamo
Latte e derivati (2-3 porzioni) - olio extra vergine di oliva (3-4 porzioni) – spezie- frutta a guscio, semi e olive (1-2 porzioni).
Il consumo consigliato diventa settimanale per: Carne bianca (1-2 porzioni) - pesce, crostacei, molluschi (2 porzioni o più) - uova (2-4) - legumi (2 porzioni o più)
Da consumare con moderazione e dunque ridurre a meno di una porzione a settimana, sono invece Salumi - carne rossa - dolciumi.
Così afferma la piramide alimentare italiana basata sulla dieta mediterranea e così conferma anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità con la pubblicazione di recenti nuove linee guida alimentari.

Fonti:
Linee Guida per una Sana Alimentazione
Plasma Ceramides, Mediterranean Diet, and Incident Cardiovascular Disease in the PREDIMED Trial (Wang et Al)
Benefits of the Mediterranean Diet: Insights From the PREDIMED Study (Gonzales et Al)
The Mediterranean Diet and Cardiovascular Health (Gonzalez et Al)
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