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Settimana mondiale di sensibilizzazione alla riduzione del consumo di sale

  • Immagine del redattore: Federica Bezzi
    Federica Bezzi
  • 9 mar 2021
  • Tempo di lettura: 2 min

In questa settimana si sta svolgendo la settimana mondiale di sensibilizzazione alla riduzione del consumo di sale promossa da World Action on Salt & Health (WASH).

A livello globale il consumo giornaliero di sale supera ampiamente il valore raccomandato dall’OMS e in alcune parti del mondo raggiunge i 15 grammi/die.


In Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne.


In realtà dagli anni 2008-2012 si è osservata una riduzione del 12% , ovvero più di un terzo dell’obiettivo indicato nel Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013–2020 dell’OMS, che prevede una riduzione relativa del 30% del consumo medio di sale/sodio nella popolazione entro il 2025.


Tuttavia il consumo di sale rimane ancora troppo alto, considerando che l’OMS suggerisce di non superare il consumo di 5 grammi al giorno.


Cosa suggerisce WASH per ridurre il consumo di sale?

Eccovi un esempio di piccole iniziative

1. usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche, pepe nero e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo

2. scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca

3. controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati

4. ridurre gradualmente il sale nelle ricette preferite – consentendo alle papille gustative di adattarsi

5. non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

6. Scegliere alimenti freschi invece di alimenti pre-lavorati


Quali sono i rischi per la salute?

Ormai da anni diverse evidenze scientifiche segnalano come l’abuso di sale nella dieta aumenta la pressione arteriosa ed il rischio di eventi cardio-cerebrovascolari. In più il suo eccesso si lega anche all’osteoporosi, alla calcolosi renale ed al cancro gastrico.


Quali sono i benefici di una dieta poco salata?

Moltissimi studi hanno dimostrato che la riduzione, anche solo moderata, del consumo di sale è associata a riduzione della pressione arteriosa e attraverso quest’ultima alla prevenzione di un numero significativo di eventi cardiovascolari, in primo luogo l’ictus cerebrale, l’infarto e lo scompenso cardiaco.


In più si stima che riducendo ai 5 g il consumo giornaliero di sale in Italia la mortalità per ictus diminuirebbe del 23% e quella per malattie cardiache del 17%


La riduzione del consumo di sale rimane dunque saldamente al primo posto tra le modificazioni raccomandate dello stile di vita nelle ultime linee guida europee ed americane per l’ipertensione e la prevenzione cardiovascolare.



Fonti:

· http://www.worldactiononsalt.com/

· Blood Pressure Effects of Sodium Reduction Dose–Response Meta-Analysis of Experimental Studies, Filippini et all

· Ministero della salute

· Stunting and sugary snacks part of a deadly food crisis, say child experts. Faber. 2021

· Salt and Health: Survey on Knowledge and Salt Intake Related Behaviour in Italy. Iaccarino et al. 2020

· Sinu

 
 
 

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